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I tarocchi, strumento di crescita e trasformazione

Affidarsi alla lettura dei tarocchi, i nostri piccoli tesori in miniatura, aiuta a conoscersi meglio, a capirsi meglio e a realizzare i nostri sogni, sia nella sfera sentimentale che in quella professionale, e a vivere la miglior vita possibile, rispondendo alla chiamata del nostro destino. Chiamata, alla quale tutti, prima o poi, dobbiamo rispondere. tarocchi Interpretando il linguaggio simbolico delle carte riusciamo ad ottenere consigli e avvertimenti preziosi per superare momenti di sconforto e di difficoltà e creare il futuro che vogliamo, essi sono uno dei migliori strumenti per migliorare la nostra evoluzione personale.

I tarocchi tra storia e mistero

La lettura delle carte ci da indicazioni preziose per scrivere la storia che abbiamo voglia di vivere e le relazioni che vogliamo. Il gioco millenario dei tarocchi ha una storia lunga, affascinante e per molti aspetti misteriosa.

La tradizione esoterica

L’etimologia del termine tarocchi è ancora ignota, alcune ipotesi esoteriche ipotizzano che deriva dall’egiziano: “Ta-Rosh”, ovvero “via regale” oppure dal termine taru, in egiziano “consultare”. L’esoterista francese Antoine Court de Gébelin fu il primo in Europa a dare inizio alla tradizione esoterica considerando le carte da gioco uno strumento di conoscenza arcana, e dichiara che provengono dall’Egitto, e che sono geroglifici appartenenti al libro di Toth, salvati dalle rovine di un tempio millenario. Nelle librerie esoteriche si trovano un’infinità di mazzi di tarocchi diversi e altrettanti sono i metodi di divinazione.

I metodi di divinazione

L’eclettico artista e regista teatrale vivente Alejandro Jodorowsky, classe 1929, ha collezionato più di mille mazzi nel corso della sua vita, durante la quale ha dedicato oltre quarant’anni allo studio dei tarocchi di Marsiglia, i più usati per sciogliere i nostri dubbi e superare i momenti di crisi. Secondo la sua attenta ricostruzione storica non si sa chi ha creato i tarocchi ne a quale lingua appartenga l’etimologia, ed anche per questo i tarocchi di Marsiglia conservano la loro magia, e il loro mistero. Gli infiniti significati dei 22 arcani maggiori e dei 56 minori, grazie alle splendide immagini ricche di colori costituiscono l’architettura di questo gioco millenario. Sicuramente il mistero dei tarocchi non è stato ancora svelato, ma sappiamo che l’esplorazione degli arcani ci può dare le risposte che stiamo cercando. Secondo l’occultista Eliphas Levi i tarocchi sono il più perfetto strumento per la comprensione dell’intellegibile, e la vera chiave della conoscenza.

I tarocchi, una delle più belle cose ereditate dall’antichità

Eliphas Levi nel suo manoscritto “Dogma e Rituale dell’alta magia”, (1854) li descrive come: “un’opera monumentale e singolare, semplice e forte come l’architettura delle piramidi, di conseguenza come queste duratura; libro che riassume tutte le scienze e le cui combinazioni infinite possono risolvere tutti i problemi; libro che parla facendo pensare; ispiratore e regolatore di tutte le concezioni possibili; forse il capolavoro dello spirito umano, e sicuramente una delle più belle cose che ci ha lasciato l’antichità; clavicola universale, vera macchina filosofica che impedisce allo spirito di smarrirsi ,lasciandogli la sua iniziativa e la sua libertà; è la matematica applicata all’assoluto, è l’alleanza del positivo all’ideale, è una lotteria di pensieri tutti rigorosamente giusti come i numeri, ed è infine forse ciò che l’ingegneria umana ha mai concepito nello stesso tempo di più semplice e di più di grande“.

Eliphas Levi, il padre dell’occultismo contemporaneo

Eliphas Levi è considerato il padre “il padre dell’occultismo contemporaneo” e un suo allievo a scritto il “Tarocco Restituito e Spiegato da Eliphas Levi” uno dei testi di riferimento per studiosi e appassionati.

La via dei tarocchi di Aljandro Jodorowsky

Pur non conoscendo con precisione l’origine dei tarocchi e l’etimologia del nome è evidente che un’opera così bella è nata grazie al contributo di molti uomini e in molti secoli di studi, e soprattutto, sappiamo che chiunque abbia contribuito a creare i tarocchi ha mantenuto il segreto di questo lavoro. Alejandro Jodorowsky afferma che i tarocchi di Marsiglia sono il precursore, con molti secoli di anticipo della psicanalisi, e secondo lui tutti gli psicoanalisti dovrebbero usarli.

Tarocchi e psicoanalisi

Carlo Gustav Jung si è dedicato allo studio dei Tarocchi con l’intento di leggere le antiche tradizioni con l’occhio della psicologia. Lo studioso ha avuto sempre un grande interesse per i sistemi oracolari, è stato un grande conoscitore dell’ I Ching, libro sacro della cultura orientale. Nel 1933 Jung ha tenuto un seminario sull’immaginazione attiva e parlando di tarocchi ha affermato: “Esse sono immagini psicologiche, simboli con cui si gioca, come l’inconscio sembra giocare con i suoi contenuti. Esse si combinano in certi modi, e le differenti combinazioni corrispondono al giocoso sviluppo degli eventi nella storia dell’umanità”.

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